L'EQUILIBRIO DEL CUCCHIAINO

regista, sceneggiatore: Adriano Sforzi
Alberto “Bertino” Sforzi ha iniziato ad incantarmi fin da piccolo, quando mio padre sul divano della roulotte dove vivevo mi raccontava dello zio “più grande giocoliere del mondo”. Passavo giorni interi cercando di imitarlo, sfidando i limiti fisici dell’equilibrio: volevo camminare su un filo come lui, portare sulla testa un cucchiaino come lui, palleggiare con tre palloni su una bicicletta con una ruota sola facendo scoppiare mille applausi tra il pubblico, come lui. Non ci sono mai riuscito, e crescendo mi sono reso conto che la sfida all’equilibrio continuava e non era più solo una sfida fisica e divertente, era anche una questione di destino, di desiderio, di passione, rabbia, impotenza, carattere e molto altro. E incredibilmente é di nuovo entrato in pista lo zio Bertino: un giorno entrando nella sua roulotte al Circo Medrano mi sono imbattuto in 50 anni di super 8 girati da lui, perfettamente conservati, che raccontavano la ricerca “dell’equilibrio” durante tutta la sua vita. Decine di ore di allenamento, di spettacoli, di successi sulla pista del Circo ma anche molti fotogrammi dedicati all’incredibile storia d’amore con la “sua” Ghisi. In quelle immagini ci sono i valori di una vita, c’è la sfida col destino che gli ha spezzato una gamba a ventitré anni, all’apice del suo successo; c’è la gioia, il dovere e la difficoltà di vivere una “famiglia” grande come un Circo. Nelle immagini di oggi invece c’è lo zio Bertino, col suo sorriso da Circo, che magicamente sente di essere in equilibrio. Adriano Sforzi
TITOLO: L'equilibrio del cucchiaino
ANNO: 2015
GENERE: Documentario
DURATA: 65'
PRODUZIONE: Adriano Sforzi

Produttori Associati Lapo Tanelli - Massimiliano Girvasi – Ivan Olgiati – Serena Gramizzi

In co-produzione con Wobinda - Articolture - BoFilm
SINOSSI

Trent’anni in equilibrio su un filo: è la vita di Alberto “Bertino” Sforzi, tutta passata in un mondo eccentrico e meraviglioso, quello del circo. Figlio di un’antica tradizione, ha cominciato ragazzino e da quel filo non è più sceso, arrivando a lanciarsi sulla fronte, con la punta del piede, sette piattini, sette tazzine e un cucchiaino, senza perdere l’equilibrio. Le avventure, il talento e la determinazione di una leggenda tra i circensi rivivono in un film che si arricchisce di raffinato materiale d’epoca. Una storia d’arte e d’amore: quello per Ghisi, compagna da più di cinquant’anni e proprietaria del circo-famiglia unico al mondo che ha segnato nel bene e nel male il loro destino, il Circo Medrano.

PROFILI CORRELATI

SCENEGGIATORE